Il certificato è soggetto alle seguenti limitazioni: Auto-imposto.
lunedì 20 ottobre 2008
Certificato di Laurea
Il certificato è soggetto alle seguenti limitazioni: Auto-imposto.
martedì 14 ottobre 2008
Barbieri e Dio
giovedì 10 luglio 2008
DIO È CON TE ANCHE NELLE SOFFERENZE!
lunedì 7 luglio 2008
EUTANASIA
giovedì 3 luglio 2008
VIVERE REALMENTE
Vivere veramente richiede un proposito. Un elemento importante per il successo di qualsiasi iniziativa é la motivazione che c'è dietro. Senza proposito potremmo ingaggiarci in vane ricerche, in attività che possono apparire attraenti ma che alla fine non presentano risultati positivi e duraturi. L'apostolo Paolo scrisse: "Ma tu hai seguito da vicino il mio ammaestramento, la mia condotta, i miei consigli, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, la mia perseveranza" (II Timoteo 3.10). Lui sapeva chiaramente dove stava andando e come fare per arrivarci.
Vivere veramente richiede lavoro. Il lavoro non é "un male necessario", ma uno dei mezzi attraverso il quale possiamo usare le nostre qualità, i nostri doni e le nostre esperienze, sia per la nostra realizzazione personale che per il bene degli altri. Il lavoro esprime chi siamo e ciò che fummo destinati ad essere. - Colui che é pigro nel suo lavoro, é fratello dell'uomo dissipatore" (Proverbi 18.9), vale il narcisismo, e la domanda tipica é: "Qual'è il bene che ciò mi porterà?" Intanto una delle emozioni più profonde é l'amore. Esiste l'amore romantico e sensuale, ma anche l'amore per la famiglia, per gli amici, per la patria, per una causa nobile. Quando si esprime l'amore con azioni di rinuncia, il vivere veramente si perfeziona, sia in profondità che in grandezza. "Nessuno ha amore più grande di questo: dare la propria vita per i suoi amici" (Giovanni 15.13)".
Vivere veramente richiede dare. Una visione egoista della vita si concentra su quello che si può ricevere. Ma, come Gesù disse, "C'é maggiore felicità nel dare che nel ricevere" (Atti 20.35).
E una curiosa verità. Quando diamo, il dare crea una relazione. Una delle più grandi gioie della vita é sapere che quel poco che diamo può migliorare la vita di altre persone. “Chi disprezza il suo prossimo, pecca, ma chi ha pietà dei poveri é beato" (Proverbi 14.21).
Ti interessa vivere veramente? Seguendo ed applicando i principi sopra descritti, avrai un eccellente inizio. Ma prima di tutto questo, interessati di avere dentro di te Colui che è la Vita: Cristo!
domenica 29 giugno 2008
UNA LUCE NELL'OSCURITÀ
venerdì 27 giugno 2008
UNA FEDE COSTANTE
Ci fu grande meraviglia quando Brian, alzò un bicchiere di acqua. Qualcuno gli afferrò il braccio e sussurrò che il suo atto sarebbe stato considerato un'offesa per il festeggiato.
La risposta di Bryan, guardando l'Ammiraglio, fu: "Signore, lei ha conquistato le sue vittorie nell'acqua, ed io bevo alla sua salute nell'acqua; quando lei conquisterà vittorie nello champagne io berrò alla sua salute nello champagne".
Siamo capaci di mantenere le nostre convinzioni davanti alle situazioni senza cambiare? O ci adattiamo all'ambiente e ci comportiamo come gli altri solo per fare bella figura con quelli che stanno intorno a noi?
Quando il ladro sulla croce, di fianco a Gesù, decise di non seguire i gesti della maggioranza, ma accettò il Signore Gesù e la promessa di stare con Lui nel Paradiso andò contro l'opinione comune sì, ma ottenne la vita eterna!
Ricorda sempre, in ogni scelta che fai, che conta più piacere a Dio che al resto del mondo!
martedì 24 giugno 2008
UN VALORE CHIAMATO TEMPO
Per capire il valore di un anno, pensa a qualche studente che è stato bocciato ad un esame. Per capire il valore di un mese, pensa ad una madre che dà alla luce un neonato prematuro... Per capire il valore di una settimana, pensa all'editore di un settimanale. Per capire il valore di un'ora, pensa agli amanti che non vedono l'ora di incontrarsi!
sabato 21 giugno 2008
UN DIALOGO DI DODICI ORE
Perché le persone si tolgono la vita? Che disperazione può portare qualcuno a una decisione così estrema? Eppure ogni cosa in questo mondo è un canto alla vita, dalla pianta più insignificante al neonato che col suo pianto inaugura i suoi polmoni. Tutti vogliono vivere, nessuno vuole morire. Cos'è allora che altera quell'essenza della vita?
Possono succedere molte cose che portano squilibrio alla mente umana, ma in realtà sono solamente i sintomi di qualcosa di più profondo: la mancanza di fiducia in se stessi e la non certezza della vita eterna. Chi è in pace con Dio non si può suicidare perché sa che la vita che Dio ci ha donato è qualcosa di sacro.
C'è un solo modo per ottenere pace con Dio, andando a Lui e lasciandogli ogni nostro peso e difficoltà. Gesù Cristo vuole portare il nostro carico, farci riacquistare fiducia in noi stessi, e darci la certezza della vita eterna?
giovedì 19 giugno 2008
TRASFORMAZIONE GLORIOSA
Forse abbiamo conservato nelle nostre anime quei momenti che ci hanno fatto tanto male da metterci in una condizione di tristezza? Come ci possiamo liberare delle colpe del passato, dell'offesa di un amico che consideravamo importante, dell'indifferenza di una persona speciale che tanto ferì il nostro cuore, della sensazione di fallimento ed impossibilità di realizzazione di un grande sogno? Tutti i nostri peccati, tutti i nostri inganni, tutti i nostri fallimenti che mettiamo con coraggio e fiducia davanti al Signore, saranno ricostruiti da Dio e trasformati in qualcosa di eterno, buono e vero. Dio può e vuole trasformare la nostra vita. Quando tutto sembra irrimediabilmente perso, Egli opera meraviglie e fa rinascere in noi l'allegria di una vita piena ed abbondante. Dobbiamo solamente credere e sperare nella sua provvidenza. Nel momento giusto e nella forma giusta, la benedizione arriverà. Credi che tutto si scagli contro di te? Lascia che Dio agisca e rimarrai stupito dal risultato finale!
martedì 17 giugno 2008
TELEFONATA A DIO
- “Già so cosa vuoi dirmi, ma parla, ho bisogno di sentire le tue parole”.
- “Ho bisogno di un amico che mi ascolti nelle mie prove e difficoltà. Come vedi, non posso farlo sempre durante il giorno, ma ho bisogno del tuo amore come guida, per non sentirmi mai solo. Voglio chiederti un favore: Dammi fede, caro Dio, per affrontare ogni ora del giorno, e non preoccuparmi per le cose che non posso cambiare in nessuna maniera.”
- “Non c'è niente che non può cambiare, amico mio caro, basta chiederlo con fede! E poi, non do mai pesi che una persona non possa sopportare. Stai tranquillo, su di te veglio Io!”
- “Grazie Dio, per essere il mio rifugio e grazie per aver risposto alla mia chiamata, ora mi sento meglio. Grazie per darmi consigli tanto buoni . Il tuo numero, Dio, è l'unico che è sempre occupato, ma allo stesso tempo sempre libero e pronto per dare risposte rassicuranti. Mai ho dovuto pagare un centesimo
per parlare con te!! Grazie Dio, sono sicuro che domani sarà un giorno nuovo per me.”
- “Lo sarà, caro mio, ti amo e ti benedico”.
- “Buona notte Dio, ti amo anche io, Amico mio fedele; ti chiamerò domani di nuovo, mi risponderai vero?”
- “Certo, aspetterò con ansia la tua chiamata!”
Che aspettiamo a fare anche noi una chiamata così? Troveremo un Amico disposto, comprensivo ed interessato alla nostra vita, Gesù!
sabato 14 giugno 2008
L'ULTIMA PAGA
Se pensiamo al debito morale degli uomini nei riguardi di Dio, possiamo anche qui distinguere fra coloro che sentono la loro responsabilità davanti a Lui e coloro per i quali il fardello dei loro peccati non è affatto pesante; e lasciano che
diventi grande senza per questo porsi molte domande! Ma esiste una terza categoria di persone che hanno accettato che il loro "passivo" venisse pagato, sì, il peso della loro colpevolezza che li opprimeva! Pagato, ma non personalmente da loro: ne sarebbero stati ben incapaci. Un altro ha saldato il debito: Gesù, sulla croce, ha pagato al loro posto. In greco, la lingua in cui il Nuovo Testamento è stato scritto, una delle ultime parole pronunciate dal nostro Signore Gesù crocifisso è stata: Tetelestai; termine che si scriveva in fondo a una fattura quietanzale e che viene tradotto con "è compiuto". Dall'alto della croce, il Figlio di Dio proclama così che il debito è stato pagato definitivamente. Il credente non deve più nulla a Dio. Solo riconoscenza e amore.
giovedì 12 giugno 2008
SII FORTE E CORAGGIOSO
'Mio figlio di dodici anni aveva il compito di prendersi cura del fratello di tre anni, su un molo dove erano attraccate delle barche. Il piccolo perse l'equilibrio e cadde in acqua, dove c'erano circa 1 metro e 80 di profondità. Il bambino più grande incominciò a gridare. Io corsi in aiuto e mi tuffai in quell'acqua torbida, ma non riuscii a vedere niente. Non potevo trovare mio figlio. Ritornai a galla per respirare, e poi mi tuffai di nuovo. Finalmente lo trovai, a circa 1 metro e 20 dalla superficie, aggrappato ai pali di sostegno del porto, cercando di salvarsi. Lo afferrai e lo portai in superficie: tutt'e due quasi senza più aria.
"Dimmi Billy, come mai ti sei tenuto così stretto ai pali che stavano sott'acqua?". Mio figlio rispose: "Stavo aspettando te, papà, sapevo che saresti venuto a salvarmi!".
Proprio come quel bambino, molti rimangono sommersi, aspettando che Dio si manifesti. Ma Lui vuole staccare le nostre mani da ciò che cerca di tenerci a fondo, irrompere nella nostra paura e nel nostro scoraggiamento, e dirci: "Sono qui, sono con te, non preoccuparti!".
Un giorno, mentre i discepoli erano in barca, si abbatté su di loro una tempesta. Si spaventarono, e gridarono a Gesù. Al loro grido, il Signore gli venne in aiuto salvandoli. Anche noi, se siamo in difficoltà e nelle prove, non ci scoraggiamo, ma invochiamo Cristo Gesù il Signore, che di certo accorrerà in nostro soccorso!
mercoledì 11 giugno 2008
UNA FEDE COSTANTE
Ci fu grande meraviglia quando Brian, alzò un bicchiere di acqua. Qualcuno gli afferrò il braccio e sussurrò che il suo atto sarebbe stato considerato un'offesa per il festeggiato.
La risposta di Bryan, guardando l'Ammiraglio, fu: "Signore, lei ha conquistato le sue vittorie nell'acqua, ed io bevo alla sua salute nell'acqua; quando lei conquisterà vittorie nello champagne io berrò alla sua salute nello champagne".
Siamo capaci di mantenere le nostre convinzioni davanti alle situazioni senza cambiare? O ci adattiamo all'ambiente e ci comportiamo come gli altri solo per fare bella figura con quelli che stanno intorno a noi?
Quando il ladro sulla croce, di fianco a Gesù, decise di non seguire i gesti della maggioranza, ma accettò il Signore Gesù e la promessa di stare con Lui nel Paradiso andò contro l'opinione comune sì, ma ottenne la vita eterna!
Ricorda sempre, in ogni scelta che fai, che conta più piacere a Dio che al resto del mondo!
LE PASSIONI MALATE DI OGGI
La soluzione per l'uomo non è quella di sopprimere istinti sani e naturali, inclusi quelli dell'amore, ma di dargli la proporzione e l'equilibrio giusto. Esso si raggiunge solo ed esclusivamente quando Cristo viene a vivere in noi, a dirigere e governare la nostra vita. Invitiamo Cristo a diventare il nostro Salvatore, Signore, Maestro e Padrone del nostro vivere.
martedì 10 giugno 2008
AUTOGIUSTIFICAZIONE
sabato 7 giugno 2008
PRIGIONI NELLE QUALICI RINCHIUDIAMO
Paysandú, una bella città moderna e progressista, ubicata sulla sponda orientale del fiume Uruguay, aveva un problema. Avevano appena inaugurato un nuovo sistema carcerario, ma non c'era nessun carcerato da rinchiuderci. Il sindaco inaugurò l'edificio con una cerimonia molto solenne, e preparò un bel discorso. L'unica cosa che mancava, era qualcuno che inaugurasse quelle nuove e pulite celle. Si trovarono diversi nomi di delinquenti conosciuti, ladri, truffatori, ma non si trovò nessun candidato appropriato. Quindi successe una delle ironie della vita. In pochi giorni si scoprì nella città un gran contrabbando di automobili nella quale era implicato il sindaco stesso. Chi avrebbe pensato che quell'uomo che inaugurò la prigione sarebbe stato il primo ad inaugurarla in tutti i sensi? Gli esseri umani fabbricano continuamente prigioni nelle quali si rinchiudono da soli. Una delle prigioni più nefaste nella quale ci rinchiudiamo è quella della paura. Alcuni temiamo la malattia e la morte prematura. Che cosa guadagniamo con una simile paura? Per caso non ci priva della pace interna, imprigionandoci in una cella di preoccupazione costante? Pertanto, non ci angosciamo per il domani, perché ci saranno degli affanni. Ogni giorno ha già i suoi problemi ma non dobbiamo temerli. Invece di permettere che la paura e l'ansia c'imprigionino, permettiamo piuttosto che l'amore di Dio, amore perfetto, getti fuori la paura e ci liberi.
giovedì 5 giugno 2008
UN SOLO AMORE CON DUE REAZIONI
Molti genitori invece di rassicurare i figli che il loro amore è un amore incondizionato, insegnano loro il contrario: un amore che dipende dal comportamento dei figli. Gli psicologi sono giunti alla conclusione che i figli si formano il concetto di Dio, il Padre celeste, secondo il concetto che hanno del proprio padre terreno.
Gesù Cristo fu il modello di quell'amore nel Suo atteggiamento verso l'apostolo Pietro. Quando Cristo volle sapere se davvero i Suoi discepoli Lo conoscessero, Pietro rispose: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente", rendendo felice il Maestro. Ma la notte in cui Cristo fu tradito e giudicato ingiustamente, lo stesso Pietro negò di conoscere Gesù, rattristando il Maestro. Tuttavia, dopo la resurrezione, Cristo mostrò a Pietro di amarlo come prima.Stabiliamo che il nostro amore, da oggi in poi, sarà come l'amore che Pearce mostrò al figlio che non faceva altro che seguire l'esempio di Gesù Cristo che a Sua volta ha seguito l'esempio del Padre celeste.
giovedì 29 maggio 2008
Messaggio di tenerezza
lunedì 19 maggio 2008
NÉ PIÙ E NÉ MENO IMPORTANTI
Tutti abbiamo responsabilità e diritti, tutti lavoriamo per lo stesso fine, e la vittoria solo sarà raggiunta se insieme ricerchiamo Dio!
Chi è un figlio di Dio non deve mai dimenticare che l'unica persona a cui guardare è Cristo impegnandosi a raggiungere il suo modello!
venerdì 9 maggio 2008
PROVACI
Tommaso era lontano da casa migliaia di Km e non sapeva a chi dare i bigliettini; gli venne in mente di un suo amico che lavorava in un'industria, andò a trovarlo, e gliene diede 4 senza sapere il motivo. A sua volta il lavoratore andò dal suo capo che era sempre di cattivo umore, e gliene diede 3. Il capo, meravigliato, pensava che dietro quel gesto si nascondesse una richiesta d'aumento, ma il giovane gli disse che era orgoglioso di avere un capo come lui. Quando il giovane uscì, il capo di corsa si recò a casa. Lì, appena vide sua moglie, la baciò, le disse che l'amava e le consegnò un bigliettino. Non si parlavano da due settimane ma, quando vide il suo "burbero" marito con le lacrime agli occhi, lo perdonò. Più tardi, l'uomo vide che gli era rimasto un altro bigliettino e senza pensarci due volte, andò nella stanza del figlio che pensava al suicidio. Il padre lo afferrò, lo abbracciò e gli consegnò il bigliettino "Sei importante per me"... Il giorno dopo all'università furono dozzine le storie a catena come quella di Tommaso... E' meraviglioso quello che è successo in questa piccola città, però non c'è bisogno di un bigliettino per esprimere affetto a qualcuno o per farsi perdonare, non importa come tu lo faccia, per iscritto, a parole. Basta che esprimi agli atri l'amore che il Signore ha dato a noi.
mercoledì 7 maggio 2008
FARE LA DIFFERENZA
Leonardo diventò l'alunno preferito della maestra che gli impartì lezioni private gratuite ed in poco tempo il bambino tornò ad essere il migliore. A fine anno, Leonardo disse: "Maestra Maria, grazie, per me sei la migliore maestra che abbia mai avuto". Da quel momento, ogni anno, Leonardo scriveva una lettera con quelle parole, sempre; alle scuole medie, al liceo e perfino all'università. Un anno, l'ormai vecchia maestra, ricevette una lettera: «Sono passati tanti anni, ho cambiato e conosciuto tanti insegnanti bravissimi ma, maestra Maria, per me sei la migliore maestra che abbia mai avuto. Ti scrivo per dirti che mi sono laureato con 110 e lode in medicina, vorrei invitarti al mio matrimonio, ti voglio bene». La lettera fu firmata dal Dr. Leonardo Del Monte. Al matrimonio, la maestra abbracciò Leonardo e gli confessò con le lacrime agli occhi: «Pensavo che tu eri il peggiore, pensavo che non eri in grado di fare la differenza, ma l'hai fatta nel momento in cui ho cominciato a darti insegnamento».
Quante volte siamo superficiali sulle cose e con il nostro comportamento rischiamo di compromettere la vita degli altri.
Essere un buon cristiano, non vuol dire solo pregare o andare in chiesa, ma dare esempio e fare la differenza in modo che altri possano ammirare la differenza.
Ora capisci cosa significa fare differenza?
domenica 4 maggio 2008
NON È CURIOSO?
Quando un altro non fa qualcosa è troppo pigro. Ma, quando io non lo faccio, sono troppo occupato. Quando un altro si affretta a fare qualcosa senza che glielo dicano, sta oltrepassando i limiti. Ma, quando io mi affretto e faccio senza che me lo dicano, questa è iniziativa.
Quando un altro difende fermamente la sua opinione, è ostinato. Ma, quando esprimo io con forza la mia opinione, sono determinato.
Quando un altro non rispetta l'etichetta, è rozzo. Ma, quando io faccio lo stesso, sono anticonformista. Quando un altro fa qualcosa che piace al capo è un ruffiano. Ma, quando lo faccio io, sono uno che collabora.
Quando un altro ha successo, sicuramente è solo fortuna. Ma, quando questo succede a me, sono un uomo che ha lavorato duramente!!
Non è curioso, a tutti noi capita di pensare così, ma quanto difficile è riconoscerlo!
Spesso siamo intransigenti con gli altri e troppo indulgenti con noi stessi. Il nostro termine di paragone dovrebbe essere sempre e solo Cristo e, allora, saremmo talmente occupati ad aggiustare la nostra vita che non ci resterebbe tempo per giudicare gli altri!
giovedì 1 maggio 2008
NON TUTTO È COME SEMBRA
Se fosse tempo di scegliere un nuovo leader mondiale ed il tuo voto fosse decisivo, quale di questi candidati sceglieresti in base alle loro caratteristiche?
Candidato A: si associa con politici corrotti e normalmente consulta maghi e veggenti. Ha avuto due amanti. Fuma una sigaretta dietro l'altra e beve da 8 a 10 bicchieri di alcol al giorno.
Candidato B: è stato licenziato 2 volte, dorme fino a tardi, all'università usava oppio e beveva una bottiglia di whisky a notte.
Candidato C: è un eroe indiscusso di guerra. È vegetariano, non fuma, beve ogni tanto qualche birra e non ha avuto relazioni extra matrimoniali.
Quale di questi candidati sceglieresti?
Il candidato A è Franklin Roosevelt
Il candidato B è Winston Churchill.
Il candidato C è Adolph Hitler.
Se la tua risposta alla domanda dell'aborto è si... hai appena ammazzato il grande Beethoven. Non tutto è come sembra. La cosa importante delle persone sono loro stesse e non il loro passato o la loro apparenza. Cristo è l'unica persona che non ha mai giudicato, superficialmente o in base alle apparenze, alcuno. È una gioia sapere che Egli ci guarda nel profondo, come siamo veramente!
Impariamo da Lui ad andare oltre le convenzioni ed i pregiudizi comuni!
lunedì 28 aprile 2008
LE QUALITA' DI UN LEADER
La prima ditta in cui ho lavorato, appena terminata l'università, apparteneva ad una persona speciale, il signor Mills, che ne era anche il leader. Ricordo che i miei colleghi mi parlarono di lui come di un tipo particolare, e ciò mi preoccupava un po'. Quando il primo giorno di lavoro mi convocò nel suo ufficio, e mi disse che mi avrebbe chiesto di fare qualcosa che avrei detestato fare, la cosa mi spaventò. Invece, dopo qualche minuto di conversazione, mi sentii coinvolto dal suo entusiasmo, dalla gentilezza e dal rispetto nei miei riguardi, e dalla dignità che dimostrava come capo.
Nel lasciare l'ufficio, rimasi sorpreso di come un incarico, che inizialmente mi si presentava insipido, si fosse trasformato in una sfida che non vedevo l'ora di affrontare; tutto questo, grazie alla sua personalità positiva. Le persone amano seguire un leader ingegnoso.
Nel mondo del lavoro, però, esistono molti cosiddetti "capi" che non hanno dei veri seguaci che collaborano con loro con dedizione. Ciò può risultare pericoloso perché la saggezza popolare dice: un dirigente senza seguaci è uno che prima o poi andrà a passeggio da solo.
- abilità nel motivare le persone ed ottenere il loro coinvolgimento;
- abilità nelle trattative di un accordo, in presenza di conflitti;
- capacità nell'identificare il corso di un'azione ed afferrarla;
- capacità nel prendere decisioni, anche se non popolari, avendo come obiettivo l'interesse delle persone;
- esperienza nell'addestrare e sviluppare altri leaders che s'impegnino efficacemente.
Molti credono che, una volta raggiunta una posizione di autorità, le persone li seguiranno automaticamente. Spesso, invece, la posizione di autorità, porta alla solitudine, particolarmente nei momenti di maggiore difficoltà.
Un leader efficace, oltre ad avere la capacità di motivare i propri collaboratori, di trattare i conflitti in maniera abile, di tracciare un programma chiaro per le azioni, deve dimostrare interesse per le persone che guida, a volte addirittura sacrificando se stesso, proprio come faceva Gesù, il leader per eccellenza.
Se prendiamo esempio da Lui, stiamo certi che ogni nostra impresa avrà successo.
martedì 22 aprile 2008
PERCHÉ GRIDA LA GENTE?
Gli uomini pensarono alcuni momenti, "Perché perdiamo la calma, per questo motivo gridiamo" disse uno.
"Ma perché gridare quando l'altra persona è al tuo fianco?" domandò il Maestro, "non è possibile parlargli a voce bassa?"
Altri diedero altre risposte ma nessuna di esse soddisfaceva il maestro.
Alla fine uno spiegò: "Quando due persone sono arrabbiate, i loro cuori si allontanano molto e per coprire quella distanza devono gridare per poter ascoltarsi; più arrabbiati sono, più forte dovranno gridare per ascoltarsi ad una grande distanza"
Quindi il Maestro domandò: "Che succede quando due persone si innamorano?"
"Essi non si gridano ma si parlano soavemente, perché? perché i loro cuori sono molto vicini e la distanza tra essi è molto piccola"
Il Maestro continuò: "Addirittura non parlano ma solo sussurrano e si avvicinano di più nel loro amore, finché non hanno bisogno di sussurrare, solo si guardano e questo è tutto."
Quindi il Maestro continuò e disse: "Quando discutete, non lasciate che i vostri cuori si allontanino , non dite parole che vi distanzino di più, verrà un giorno in cui la distanza sarà tanta e non troverete più la strada verso il ritorno..."
Se ci rivestiamo dell'amore di Dio che è in Cristo saremo capaci di coprire ogni distanza tra noi e gli altri!
giovedì 17 aprile 2008
ACQUA, UVETTA E... DIO
La partenza fu all'insegna dell'entusiasmo e dell'ottimismo. Tuttavia, la sfortuna si accanì contro il panfilo; un uragano si abbatté sull'imbarcazione, gli strumenti di navigazione si guastarono e i venti dell'uragano spezzarono l'albero; infine, a prua, all'improvviso emerse uno scoglio. Claudia descrive così quel momento: "Ebbi solo il tempo di riempire d'acqua una bottiglia, prendere alcuni acini di uvetta, gettarmi nella scialuppa di salvataggio e... sperare in Dio".
Claudia stette alla deriva nel Pacifico per molti giorni, soffrendo indicibili peripezie. Razionò accuratamente l'acqua e l'uvetta, e non smise mai di lottare e di credere in Dio.
La mattina del ventesimo giorno della sua odissea, la navigatrice solitaria approdò a Tanga, in Nuova Guinea. Le era rimasta ancora un po' d'acqua e alcuni acini di uvetta, era molto debole, ma non aveva mai perso la fede in Dio.
Purtroppo, non si naufraga solo in mare o negli oceani. Di tutti i 'naufragi' che ci sono nella vita, quello che causa tanta sofferenza è il naufragio di un matrimonio. In questo caso non è mai una sola persona a pagarne le conseguenze, ma a soffrirne sono i due coniugi e, nella maggioranza dei casi, i figli che rappresentano le vittime innocenti.
A volte i nostri dolori sono insopportabili ma Dio attende solo che Gli chiediamo aiuto. Cristo può ridare un senso alla nostra vita distrutta, attende solo il nostro grido d'aiuto.
martedì 15 aprile 2008
PIÙ PROFONDO DEL MARE AZZURRO
Per la maggioranza di noi, è impossibile sondare la profondità della Fossa Marina. Ma molto più difficile è comprendere l'amore di Dio. Paolo aveva difficoltà per descriverlo, ma pregò affin ché i suoi lettori potessero, in qualche modo, comprenderlo e accoglierlo in se.
La ragione per la quale non possiamo raggiungere mai la profondità dell'amore di Dio è che è infinito, senza misura. Se qualche volta ti senti solo e non amato, se credi che stai affondando nella profonda oscurità della disperazione, pensa che l'amore di Dio per te è più profondo della Fossa Marina.
giovedì 10 aprile 2008
POVERO MA RICCO
-Ti piacerebbe portarne qualcuna a casa? cosa hai da darmi in cambio?
- L'unica cosa che ho è la mia biglia più preziosa.
- Davvero? Me la lasci vedere? -È un gioiello! - Lo vedo. Mmm... l'unico problema è che questa è azzurra ed a me piacciono quelle rosse. Hai qual- cuna come questa, ma rossa?
-Non esattamente, ma quasi.-
-Facciamo una cosa. Porta questa borsa di uova a casa e la prossima volta che vieni mostrami la biglia rossa che hai.
- La signora Miller si avvicinò al signor Best e gli disse: - Sono bambini molto poveri e mio marito gli dice sempre di ritornare con una biglia di colore diverso, permettendo ai bimbi di rimanere in possesso delle proprie biglie e nello stesso tempo possono portare ogni volta a casa borse piene di frutta o uova. Mio marito non ha una sola biglia!
Best Rimase impressionato e commosso. Dopo molti anni, al funerale di Miller notò un uomo in divisa che piangeva e ringraziava Dio. Era quel bimbo che era venuto a saldare il suo debito! Non saremo ricordati per le nostre parole, bensì per le nostre azioni!
martedì 8 aprile 2008
NASO ED OCCHIALI
Chi siamo noi per disprezzare gli altri? Molte volte ci sentiamo carichi o ci sembra che sopportiamo cose che non ci servono a niente. Gesù disse "Chiunque mi voglia seguire, prenda la sua croce e mi segua." Smettiamo di lamentarci, per ogni sciocchezza o piccolezza, magari è per il nostro bene e neanche lo sappiamo!
giovedì 3 aprile 2008
OLTRE IL DENARO
- Servi carne arrosto oggi?- - No, credo che mangeremo pollo - rispose l'altra bambina.
Sentendo questo, la donna entrò immediatamente. Vide le due bambine sedute al tavolo sul quale c'erano poche fette di pane secco, due frutti freddi, una brocca di acqua e nient'altro. Alla sua domanda, risposero che facevano finta che il loro povero pranzo fosse un vero banchetto: "Lei non sa come è delizioso il pane quando uno lo chiama torta di fragole."
Non chiediamo che cambi la nostra fortuna, chiediamo di essere trasformati noi ed i nostri pensieri. Allora, vedremo che ci sono benedizioni che ci aspettano!