domenica 29 giugno 2008
UNA LUCE NELL'OSCURITÀ
venerdì 27 giugno 2008
UNA FEDE COSTANTE
Ci fu grande meraviglia quando Brian, alzò un bicchiere di acqua. Qualcuno gli afferrò il braccio e sussurrò che il suo atto sarebbe stato considerato un'offesa per il festeggiato.
La risposta di Bryan, guardando l'Ammiraglio, fu: "Signore, lei ha conquistato le sue vittorie nell'acqua, ed io bevo alla sua salute nell'acqua; quando lei conquisterà vittorie nello champagne io berrò alla sua salute nello champagne".
Siamo capaci di mantenere le nostre convinzioni davanti alle situazioni senza cambiare? O ci adattiamo all'ambiente e ci comportiamo come gli altri solo per fare bella figura con quelli che stanno intorno a noi?
Quando il ladro sulla croce, di fianco a Gesù, decise di non seguire i gesti della maggioranza, ma accettò il Signore Gesù e la promessa di stare con Lui nel Paradiso andò contro l'opinione comune sì, ma ottenne la vita eterna!
Ricorda sempre, in ogni scelta che fai, che conta più piacere a Dio che al resto del mondo!
martedì 24 giugno 2008
UN VALORE CHIAMATO TEMPO
Per capire il valore di un anno, pensa a qualche studente che è stato bocciato ad un esame. Per capire il valore di un mese, pensa ad una madre che dà alla luce un neonato prematuro... Per capire il valore di una settimana, pensa all'editore di un settimanale. Per capire il valore di un'ora, pensa agli amanti che non vedono l'ora di incontrarsi!
sabato 21 giugno 2008
UN DIALOGO DI DODICI ORE
Perché le persone si tolgono la vita? Che disperazione può portare qualcuno a una decisione così estrema? Eppure ogni cosa in questo mondo è un canto alla vita, dalla pianta più insignificante al neonato che col suo pianto inaugura i suoi polmoni. Tutti vogliono vivere, nessuno vuole morire. Cos'è allora che altera quell'essenza della vita?
Possono succedere molte cose che portano squilibrio alla mente umana, ma in realtà sono solamente i sintomi di qualcosa di più profondo: la mancanza di fiducia in se stessi e la non certezza della vita eterna. Chi è in pace con Dio non si può suicidare perché sa che la vita che Dio ci ha donato è qualcosa di sacro.
C'è un solo modo per ottenere pace con Dio, andando a Lui e lasciandogli ogni nostro peso e difficoltà. Gesù Cristo vuole portare il nostro carico, farci riacquistare fiducia in noi stessi, e darci la certezza della vita eterna?
giovedì 19 giugno 2008
TRASFORMAZIONE GLORIOSA
Forse abbiamo conservato nelle nostre anime quei momenti che ci hanno fatto tanto male da metterci in una condizione di tristezza? Come ci possiamo liberare delle colpe del passato, dell'offesa di un amico che consideravamo importante, dell'indifferenza di una persona speciale che tanto ferì il nostro cuore, della sensazione di fallimento ed impossibilità di realizzazione di un grande sogno? Tutti i nostri peccati, tutti i nostri inganni, tutti i nostri fallimenti che mettiamo con coraggio e fiducia davanti al Signore, saranno ricostruiti da Dio e trasformati in qualcosa di eterno, buono e vero. Dio può e vuole trasformare la nostra vita. Quando tutto sembra irrimediabilmente perso, Egli opera meraviglie e fa rinascere in noi l'allegria di una vita piena ed abbondante. Dobbiamo solamente credere e sperare nella sua provvidenza. Nel momento giusto e nella forma giusta, la benedizione arriverà. Credi che tutto si scagli contro di te? Lascia che Dio agisca e rimarrai stupito dal risultato finale!
martedì 17 giugno 2008
TELEFONATA A DIO
- “Già so cosa vuoi dirmi, ma parla, ho bisogno di sentire le tue parole”.
- “Ho bisogno di un amico che mi ascolti nelle mie prove e difficoltà. Come vedi, non posso farlo sempre durante il giorno, ma ho bisogno del tuo amore come guida, per non sentirmi mai solo. Voglio chiederti un favore: Dammi fede, caro Dio, per affrontare ogni ora del giorno, e non preoccuparmi per le cose che non posso cambiare in nessuna maniera.”
- “Non c'è niente che non può cambiare, amico mio caro, basta chiederlo con fede! E poi, non do mai pesi che una persona non possa sopportare. Stai tranquillo, su di te veglio Io!”
- “Grazie Dio, per essere il mio rifugio e grazie per aver risposto alla mia chiamata, ora mi sento meglio. Grazie per darmi consigli tanto buoni . Il tuo numero, Dio, è l'unico che è sempre occupato, ma allo stesso tempo sempre libero e pronto per dare risposte rassicuranti. Mai ho dovuto pagare un centesimo
per parlare con te!! Grazie Dio, sono sicuro che domani sarà un giorno nuovo per me.”
- “Lo sarà, caro mio, ti amo e ti benedico”.
- “Buona notte Dio, ti amo anche io, Amico mio fedele; ti chiamerò domani di nuovo, mi risponderai vero?”
- “Certo, aspetterò con ansia la tua chiamata!”
Che aspettiamo a fare anche noi una chiamata così? Troveremo un Amico disposto, comprensivo ed interessato alla nostra vita, Gesù!
sabato 14 giugno 2008
L'ULTIMA PAGA
Se pensiamo al debito morale degli uomini nei riguardi di Dio, possiamo anche qui distinguere fra coloro che sentono la loro responsabilità davanti a Lui e coloro per i quali il fardello dei loro peccati non è affatto pesante; e lasciano che
diventi grande senza per questo porsi molte domande! Ma esiste una terza categoria di persone che hanno accettato che il loro "passivo" venisse pagato, sì, il peso della loro colpevolezza che li opprimeva! Pagato, ma non personalmente da loro: ne sarebbero stati ben incapaci. Un altro ha saldato il debito: Gesù, sulla croce, ha pagato al loro posto. In greco, la lingua in cui il Nuovo Testamento è stato scritto, una delle ultime parole pronunciate dal nostro Signore Gesù crocifisso è stata: Tetelestai; termine che si scriveva in fondo a una fattura quietanzale e che viene tradotto con "è compiuto". Dall'alto della croce, il Figlio di Dio proclama così che il debito è stato pagato definitivamente. Il credente non deve più nulla a Dio. Solo riconoscenza e amore.
giovedì 12 giugno 2008
SII FORTE E CORAGGIOSO
'Mio figlio di dodici anni aveva il compito di prendersi cura del fratello di tre anni, su un molo dove erano attraccate delle barche. Il piccolo perse l'equilibrio e cadde in acqua, dove c'erano circa 1 metro e 80 di profondità. Il bambino più grande incominciò a gridare. Io corsi in aiuto e mi tuffai in quell'acqua torbida, ma non riuscii a vedere niente. Non potevo trovare mio figlio. Ritornai a galla per respirare, e poi mi tuffai di nuovo. Finalmente lo trovai, a circa 1 metro e 20 dalla superficie, aggrappato ai pali di sostegno del porto, cercando di salvarsi. Lo afferrai e lo portai in superficie: tutt'e due quasi senza più aria.
"Dimmi Billy, come mai ti sei tenuto così stretto ai pali che stavano sott'acqua?". Mio figlio rispose: "Stavo aspettando te, papà, sapevo che saresti venuto a salvarmi!".
Proprio come quel bambino, molti rimangono sommersi, aspettando che Dio si manifesti. Ma Lui vuole staccare le nostre mani da ciò che cerca di tenerci a fondo, irrompere nella nostra paura e nel nostro scoraggiamento, e dirci: "Sono qui, sono con te, non preoccuparti!".
Un giorno, mentre i discepoli erano in barca, si abbatté su di loro una tempesta. Si spaventarono, e gridarono a Gesù. Al loro grido, il Signore gli venne in aiuto salvandoli. Anche noi, se siamo in difficoltà e nelle prove, non ci scoraggiamo, ma invochiamo Cristo Gesù il Signore, che di certo accorrerà in nostro soccorso!
mercoledì 11 giugno 2008
UNA FEDE COSTANTE
Ci fu grande meraviglia quando Brian, alzò un bicchiere di acqua. Qualcuno gli afferrò il braccio e sussurrò che il suo atto sarebbe stato considerato un'offesa per il festeggiato.
La risposta di Bryan, guardando l'Ammiraglio, fu: "Signore, lei ha conquistato le sue vittorie nell'acqua, ed io bevo alla sua salute nell'acqua; quando lei conquisterà vittorie nello champagne io berrò alla sua salute nello champagne".
Siamo capaci di mantenere le nostre convinzioni davanti alle situazioni senza cambiare? O ci adattiamo all'ambiente e ci comportiamo come gli altri solo per fare bella figura con quelli che stanno intorno a noi?
Quando il ladro sulla croce, di fianco a Gesù, decise di non seguire i gesti della maggioranza, ma accettò il Signore Gesù e la promessa di stare con Lui nel Paradiso andò contro l'opinione comune sì, ma ottenne la vita eterna!
Ricorda sempre, in ogni scelta che fai, che conta più piacere a Dio che al resto del mondo!
LE PASSIONI MALATE DI OGGI
La soluzione per l'uomo non è quella di sopprimere istinti sani e naturali, inclusi quelli dell'amore, ma di dargli la proporzione e l'equilibrio giusto. Esso si raggiunge solo ed esclusivamente quando Cristo viene a vivere in noi, a dirigere e governare la nostra vita. Invitiamo Cristo a diventare il nostro Salvatore, Signore, Maestro e Padrone del nostro vivere.
martedì 10 giugno 2008
AUTOGIUSTIFICAZIONE
sabato 7 giugno 2008
PRIGIONI NELLE QUALICI RINCHIUDIAMO
Paysandú, una bella città moderna e progressista, ubicata sulla sponda orientale del fiume Uruguay, aveva un problema. Avevano appena inaugurato un nuovo sistema carcerario, ma non c'era nessun carcerato da rinchiuderci. Il sindaco inaugurò l'edificio con una cerimonia molto solenne, e preparò un bel discorso. L'unica cosa che mancava, era qualcuno che inaugurasse quelle nuove e pulite celle. Si trovarono diversi nomi di delinquenti conosciuti, ladri, truffatori, ma non si trovò nessun candidato appropriato. Quindi successe una delle ironie della vita. In pochi giorni si scoprì nella città un gran contrabbando di automobili nella quale era implicato il sindaco stesso. Chi avrebbe pensato che quell'uomo che inaugurò la prigione sarebbe stato il primo ad inaugurarla in tutti i sensi? Gli esseri umani fabbricano continuamente prigioni nelle quali si rinchiudono da soli. Una delle prigioni più nefaste nella quale ci rinchiudiamo è quella della paura. Alcuni temiamo la malattia e la morte prematura. Che cosa guadagniamo con una simile paura? Per caso non ci priva della pace interna, imprigionandoci in una cella di preoccupazione costante? Pertanto, non ci angosciamo per il domani, perché ci saranno degli affanni. Ogni giorno ha già i suoi problemi ma non dobbiamo temerli. Invece di permettere che la paura e l'ansia c'imprigionino, permettiamo piuttosto che l'amore di Dio, amore perfetto, getti fuori la paura e ci liberi.
giovedì 5 giugno 2008
UN SOLO AMORE CON DUE REAZIONI
Molti genitori invece di rassicurare i figli che il loro amore è un amore incondizionato, insegnano loro il contrario: un amore che dipende dal comportamento dei figli. Gli psicologi sono giunti alla conclusione che i figli si formano il concetto di Dio, il Padre celeste, secondo il concetto che hanno del proprio padre terreno.
Gesù Cristo fu il modello di quell'amore nel Suo atteggiamento verso l'apostolo Pietro. Quando Cristo volle sapere se davvero i Suoi discepoli Lo conoscessero, Pietro rispose: "Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente", rendendo felice il Maestro. Ma la notte in cui Cristo fu tradito e giudicato ingiustamente, lo stesso Pietro negò di conoscere Gesù, rattristando il Maestro. Tuttavia, dopo la resurrezione, Cristo mostrò a Pietro di amarlo come prima.Stabiliamo che il nostro amore, da oggi in poi, sarà come l'amore che Pearce mostrò al figlio che non faceva altro che seguire l'esempio di Gesù Cristo che a Sua volta ha seguito l'esempio del Padre celeste.