giovedì 10 luglio 2008

DIO È CON TE ANCHE NELLE SOFFERENZE!

Il noto Salmo 23, "l'Eterno è il mio pastore" ci dice fra l'altro: "Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei male alcuno, perché tu sei con me". Tu, che ora stai attraversando una valle tenebrosa, prega il Signor Gesù Cristo di essere il tuo buon pastore. Forse sei pieno di dubbi e di inquietudine, non vedi nessun barlume di speranza, non sai come tirare avanti, la colpa e l'incertezza ti riempiono, pensieri di suicidio ti assillano. GESU' ha mostrato innumerevoli volte che è a disposizione di quelli stanno toccando "il fondo". Egli dice: "Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati" (Marco 2: 17). Se avrai fiducia in GESU', allora vedrai che Egli sa consolare come nessun altro. La Sua parola è la consolazione che toglie ogni paura. Egli ti darà una speranza che ti riempirà di una grande certezza di vita dopo la morte. La Bibbia ci mostra chiaramente la via d'uscita. Si chiama GESU' Cristo, poiché Egli è la via, la verità e la vita. Devi dire "sì" a Lui e consegnarGli la tua vita sia nei giorni felici, che in quelli tristi. Molti malati gravi credono che la morte sia una liberazione, e che con essa tutto finisca. Ma questo non è vero! Nel profondo del cuore, noi sappiamo che con la morte non terminerà tutto. La Bibbia ci testimonia questo; per esempio nell'evangelo di Luca 16:19-31 leggiamo che la vita continua dopo la morte e ogni individuo deve rendere conto a Dio; e ancora: "E' stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio" (Ebrei 9:27).

lunedì 7 luglio 2008

EUTANASIA

Da qualche tempo, in Olanda, è in vigore una legge che fornisce "la base giuridica" per l'eutanasia attiva. In essa, le sofferenze fisiche e psichiche sono definite ragioni per l'eutanasia attiva, anche se il paziente non è un malato incurabile. Ma dove pone i propri limiti l'uomo moderno? Abbiamo ancora davanti agli occhi i tremendi eventi nell'ospedale viennese di Lains, dove alcune infermiere hanno deliberatamente ucciso pazienti per pura comodità! Si conoscono anche casi, nei quali persone soggette a depressioni si sono lasciate convincere, nella loro miseria interiore, a scegliere il suicidio. Si trattava di persone non malate incurabilmente, che bisognava aiutare in altro modo! Oltre questo, c'è magari il rischio che degli eredi in scomoda situazione finanziaria desiderassero la morte rapida del testatore ammalato. Oppure che si permetta di "liberare dalla sofferenza" un invalido, non per via delle sofferenze, ma per pura pigrizia o comodità. Normalmente, la voglia di vivere è sempre più forte del desiderio di morire. Con questo, si solleva la domanda: la persona che desidera la propria morte chiede ad altri di aiutarla? Chi può sapere che non si tratti invece di uno stato eccezionale? L'esperienza insegna che il paziente al quale il medico ha rifiutato la medicina mortale più tardi sarà riconoscente al medico stesso. Chi ha fatto un tentativo di suicidio, più tardi ringrazierà la persona che lo ha salvato. L'eutanasia attiva va contro la volontà divina. Soltanto Dio ha il diritto di dare la vita e di riprendersela!

giovedì 3 luglio 2008

VIVERE REALMENTE

Non molto tempo fa mi incontrai con un gruppo di uomini, a pranzo. La nostra conversazione cominciò a girare attorno alla questione: "che cosa significa realmente vivere?" Fu molto interessante scoprire che le risposte non erano facili, anzi molto diverse fra di loro. Per uno dei partecipanti, vivere significava "apprezzare le cose migliori della vita". Per un altro "Vivere era avere piacere evitando al massimo le cose noiose". Finalmente la discussione divenne più seria, man mano che le persone ammettevano che, anche se beni materiali e attività gradevoli rendono la vita più gioiosa, nel "vivere veramente" esiste qualcosa di intangibile che non può essere messo dentro una scatola e nemmeno diventare l'annotazione di una agenda. Molti secoli fa Gesù manifestò ai Suoi seguaci che cosa significa vivere veramente. Egli affermò "...Sono venuto perché voi abbiate vita e l'abbiate in abbondanza" (Giovanni 10.10). Che significato ha avere una vita piena o abbondante?
Vivere veramente richiede un proposito. Un elemento importante per il successo di qualsiasi iniziativa é la motivazione che c'è dietro. Senza proposito potremmo ingaggiarci in vane ricerche, in attività che possono apparire attraenti ma che alla fine non presentano risultati positivi e duraturi. L'apostolo Paolo scrisse: "Ma tu hai seguito da vicino il mio ammaestramento, la mia condotta, i miei consigli, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, la mia perseveranza" (II Timoteo 3.10). Lui sapeva chiaramente dove stava andando e come fare per arrivarci.
Vivere veramente richiede lavoro. Il lavoro non é "un male necessario", ma uno dei mezzi attraverso il quale possiamo usare le nostre qualità, i nostri doni e le nostre esperienze, sia per la nostra realizzazione personale che per il bene degli altri. Il lavoro esprime chi siamo e ciò che fummo destinati ad essere. - Colui che é pigro nel suo lavoro, é fratello dell'uomo dissipatore" (Proverbi 18.9), vale il narcisismo, e la domanda tipica é: "Qual'è il bene che ciò mi porterà?" Intanto una delle emozioni più profonde é l'amore. Esiste l'amore romantico e sensuale, ma anche l'amore per la famiglia, per gli amici, per la patria, per una causa nobile. Quando si esprime l'amore con azioni di rinuncia, il vivere veramente si perfeziona, sia in profondità che in grandezza. "Nessuno ha amore più grande di questo: dare la propria vita per i suoi amici" (Giovanni 15.13)".
Vivere veramente richiede dare. Una visione egoista della vita si concentra su quello che si può ricevere. Ma, come Gesù disse, "C'é maggiore felicità nel dare che nel ricevere" (Atti 20.35).
E una curiosa verità. Quando diamo, il dare crea una relazione. Una delle più grandi gioie della vita é sapere che quel poco che diamo può migliorare la vita di altre persone. “Chi disprezza il suo prossimo, pecca, ma chi ha pietà dei poveri é beato" (Proverbi 14.21).
Ti interessa vivere veramente? Seguendo ed applicando i principi sopra descritti, avrai un eccellente inizio. Ma prima di tutto questo, interessati di avere dentro di te Colui che è la Vita: Cristo!