giovedì 29 maggio 2008

Messaggio di tenerezza

Ho sognato che camminavo in riva al mare con il Signore e rivedevo, sullo schermo del cielo tutti i giorni della mia vita passata. E per ogni giorno trascorso apparivano sulla sabbia due orme: le mie e quelle del Signore.
Ma in alcuni tratti ho visto una sola orma, proprio nei giorni più difficili della mia vita. Allora ho detto: "Signore io ho scelto di vivere con te e tu mi avevi promesso che saresti stato sempre con me. Perché mi hai lasciato solo proprio nei momenti più difficili?" E lui mi ha risposto: "Figlio, tu lo sai che io ti amo e non ti ho abbandonato mai: i giorni nei quali c'è soltanto un'orma sulla sabbia sono proprio quelli in cui ti ho portato in braccio".
Grazie teso per questo messaggio...

lunedì 19 maggio 2008

NÉ PIÙ E NÉ MENO IMPORTANTI

Il capitano di una nave ed il suo capo ingegnere discutevano su chi dei due era più importante nella nave. Cercando di provare, uno all'altro, la propria opinione, decisero di scambiarsi il ruolo. L'ingegnere capo salì sul ponte ed il capitano scese in sala macchine. Molte ore dopo, il capitano apparve tutto sporco e coperto di olio. "Capo" gridò, facendo segni con una chiave inglese, "lei deve scendere fino alla sala macchine, lo non riesco a fare funzionare i motori." "Certo che no", rispose il capo, "ci siamo arenati!" In una squadra, non esistono maggiori o minori, tutti sono importanti e dipendono gli uni dagli altri. Gran parte della nostra vita è prosciugata dall'aspettativa di raggiungere posti più alti. Vogliamo provare che siamo migliori, che siamo più capaci e che abbiamo più probabilità di arrivare alla cima di altri. E quando non raggiungiamo i nostri obiettivi, è come se fossimo per sempre condannati a quel fallimento. Dobbiamo capire qual è il posto più alto e nobile per la nostra vita. Dio vigila su tutto e stabilisce il posto appropriato per ognuno di noi. Abbiamo tutti un valore meraviglioso nelle mani del Signore e la felicità esiste per ognuno. Facciamo parte di una grande famiglia, la famiglia di Dio.
Tutti abbiamo responsabilità e diritti, tutti lavoriamo per lo stesso fine, e la vittoria solo sarà raggiunta se insieme ricerchiamo Dio!
Chi è un figlio di Dio non deve mai dimenticare che l'unica persona a cui guardare è Cristo impegnandosi a raggiungere il suo modello!

venerdì 9 maggio 2008

PROVACI

Un professore universitario decise di fare un esperimento con i suoi studenti. Diede ad ognuno di loro delle strisce colorate con una frase scritta sopra: "Sei importante per me". Ognuno ne ricevette 5, e dovevano darle a persone che volevano bene, per poi discuterne in aula il giorno dopo.
Tommaso era lontano da casa migliaia di Km e non sapeva a chi dare i bigliettini; gli venne in mente di un suo amico che lavorava in un'industria, andò a trovarlo, e gliene diede 4 senza sapere il motivo. A sua volta il lavoratore andò dal suo capo che era sempre di cattivo umore, e gliene diede 3. Il capo, meravigliato, pensava che dietro quel gesto si nascondesse una richiesta d'aumento, ma il giovane gli disse che era orgoglioso di avere un capo come lui. Quando il giovane uscì, il capo di corsa si recò a casa. Lì, appena vide sua moglie, la baciò, le disse che l'amava e le consegnò un bigliettino. Non si parlavano da due settimane ma, quando vide il suo "burbero" marito con le lacrime agli occhi, lo perdonò. Più tardi, l'uomo vide che gli era rimasto un altro bigliettino e senza pensarci due volte, andò nella stanza del figlio che pensava al suicidio. Il padre lo afferrò, lo abbracciò e gli consegnò il bigliettino "Sei importante per me"... Il giorno dopo all'università furono dozzine le storie a catena come quella di Tommaso... E' meraviglioso quello che è successo in questa piccola città, però non c'è bisogno di un bigliettino per esprimere affetto a qualcuno o per farsi perdonare, non importa come tu lo faccia, per iscritto, a parole. Basta che esprimi agli atri l'amore che il Signore ha dato a noi.

mercoledì 7 maggio 2008

FARE LA DIFFERENZA

Questa è la storia di un'insegnante di una scuola elementare, Maria. Ogni volta che arrivava con i suoi alunni al 5° anno e doveva lasciarli, come discorso finale, diceva sempre di aver voluto bene a tutti senza distinzioni, ma per un anno furono solo belle parole. Quella quinta elementare era la prima classe che la maestra Maria prendeva al quinto anno anziché dal primo. Era una classe modello, ad eccezione di un bambino: Leonardo. Era sempre malvestito, a volte sporco e quindi era messo sempre in disparte dai compagni. Anche la maestra aveva dei pregiudizi su di lui, infatti gli dava sempre il voto più basso, nonostante non lo meritasse. Un giorno, però, la curiosità fu tanta e volle indagare su Leonardo leggendo i giudizi finali che gli altri insegnanti scrivevano su di lui, ogni fine anno scolastico. Lesse quella del primo anno: " Leonardo è un bambino brillante, sempre sorridente ed ha svolto il suo lavoro con passione, è il miglior alunno dalla classe." Al secondo anno c'era scritto: "Eccellente studente, ma con problemi di natura familiare, avendo in casa una madre malata terminale. Per lui deve essere un ambiente soffocante" Al terzo anno: "La morte di sua madre è stata un duro colpo e suo padre ha poca cura di lui" Al quarto anno: "Ragazzo isolato che non mostra interesse alcuno alla scuola, non ha amici e spesso si addormenta in classe." Davanti a quelle note, la maestra si vergognò di se stessa e decise di aiutare Leonardo.
Leonardo diventò l'alunno preferito della maestra che gli impartì lezioni private gratuite ed in poco tempo il bambino tornò ad essere il migliore. A fine anno, Leonardo disse: "Maestra Maria, grazie, per me sei la migliore maestra che abbia mai avuto". Da quel momento, ogni anno, Leonardo scriveva una lettera con quelle parole, sempre; alle scuole medie, al liceo e perfino all'università. Un anno, l'ormai vecchia maestra, ricevette una lettera: «Sono passati tanti anni, ho cambiato e conosciuto tanti insegnanti bravissimi ma, maestra Maria, per me sei la migliore maestra che abbia mai avuto. Ti scrivo per dirti che mi sono laureato con 110 e lode in medicina, vorrei invitarti al mio matrimonio, ti voglio bene». La lettera fu firmata dal Dr. Leonardo Del Monte. Al matrimonio, la maestra abbracciò Leonardo e gli confessò con le lacrime agli occhi: «Pensavo che tu eri il peggiore, pensavo che non eri in grado di fare la differenza, ma l'hai fatta nel momento in cui ho cominciato a darti insegnamento».
Quante volte siamo superficiali sulle cose e con il nostro comportamento rischiamo di compromettere la vita degli altri.
Essere un buon cristiano, non vuol dire solo pregare o andare in chiesa, ma dare esempio e fare la differenza in modo che altri possano ammirare la differenza.
Ora capisci cosa significa fare differenza?

domenica 4 maggio 2008

NON È CURIOSO?

Quando un'altra persona impiega molto tempo per fare qualcosa, è lento. Ma quando io impiego molto tempo per farlo, sono minuzioso.
Quando un altro non fa qualcosa è troppo pigro. Ma, quando io non lo faccio, sono troppo occupato. Quando un altro si affretta a fare qualcosa senza che glielo dicano, sta oltrepassando i limiti. Ma, quando io mi affretto e faccio senza che me lo dicano, questa è iniziativa.
Quando un altro difende fermamente la sua opinione, è ostinato. Ma, quando esprimo io con forza la mia opinione, sono determinato.
Quando un altro non rispetta l'etichetta, è rozzo. Ma, quando io faccio lo stesso, sono anticonformista. Quando un altro fa qualcosa che piace al capo è un ruffiano. Ma, quando lo faccio io, sono uno che collabora.
Quando un altro ha successo, sicuramente è solo fortuna. Ma, quando questo succede a me, sono un uomo che ha lavorato duramente!!
Non è curioso, a tutti noi capita di pensare così, ma quanto difficile è riconoscerlo!
Spesso siamo intransigenti con gli altri e troppo indulgenti con noi stessi. Il nostro termine di paragone dovrebbe essere sempre e solo Cristo e, allora, saremmo talmente occupati ad aggiustare la nostra vita che non ci resterebbe tempo per giudicare gli altri!

giovedì 1 maggio 2008

NON TUTTO È COME SEMBRA

Se tu conoscessi una donna che è incinta ma ha già otto figli, tre dei quali sono sordi, due sono ciechi ed uno è ritardato mentale, le diresti di abortire?
Rispondi dopo aver letto la domanda successiva.
Se fosse tempo di scegliere un nuovo leader mondiale ed il tuo voto fosse decisivo, quale di questi candidati sceglieresti in base alle loro caratteristiche?
Candidato A: si associa con politici corrotti e normalmente consulta maghi e veggenti. Ha avuto due amanti. Fuma una sigaretta dietro l'altra e beve da 8 a 10 bicchieri di alcol al giorno.
Candidato B: è stato licenziato 2 volte, dorme fino a tardi, all'università usava oppio e beveva una bottiglia di whisky a notte.
Candidato C: è un eroe indiscusso di guerra. È vegetariano, non fuma, beve ogni tanto qualche birra e non ha avuto relazioni extra matrimoniali.
Quale di questi candidati sceglieresti?
Il candidato A è Franklin Roosevelt
Il candidato B è Winston Churchill.
Il candidato C è Adolph Hitler.
Se la tua risposta alla domanda dell'aborto è si... hai appena ammazzato il grande Beethoven. Non tutto è come sembra. La cosa importante delle persone sono loro stesse e non il loro passato o la loro apparenza. Cristo è l'unica persona che non ha mai giudicato, superficialmente o in base alle apparenze, alcuno. È una gioia sapere che Egli ci guarda nel profondo, come siamo veramente!
Impariamo da Lui ad andare oltre le convenzioni ed i pregiudizi comuni!