giovedì 3 luglio 2008

VIVERE REALMENTE

Non molto tempo fa mi incontrai con un gruppo di uomini, a pranzo. La nostra conversazione cominciò a girare attorno alla questione: "che cosa significa realmente vivere?" Fu molto interessante scoprire che le risposte non erano facili, anzi molto diverse fra di loro. Per uno dei partecipanti, vivere significava "apprezzare le cose migliori della vita". Per un altro "Vivere era avere piacere evitando al massimo le cose noiose". Finalmente la discussione divenne più seria, man mano che le persone ammettevano che, anche se beni materiali e attività gradevoli rendono la vita più gioiosa, nel "vivere veramente" esiste qualcosa di intangibile che non può essere messo dentro una scatola e nemmeno diventare l'annotazione di una agenda. Molti secoli fa Gesù manifestò ai Suoi seguaci che cosa significa vivere veramente. Egli affermò "...Sono venuto perché voi abbiate vita e l'abbiate in abbondanza" (Giovanni 10.10). Che significato ha avere una vita piena o abbondante?
Vivere veramente richiede un proposito. Un elemento importante per il successo di qualsiasi iniziativa é la motivazione che c'è dietro. Senza proposito potremmo ingaggiarci in vane ricerche, in attività che possono apparire attraenti ma che alla fine non presentano risultati positivi e duraturi. L'apostolo Paolo scrisse: "Ma tu hai seguito da vicino il mio ammaestramento, la mia condotta, i miei consigli, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, la mia perseveranza" (II Timoteo 3.10). Lui sapeva chiaramente dove stava andando e come fare per arrivarci.
Vivere veramente richiede lavoro. Il lavoro non é "un male necessario", ma uno dei mezzi attraverso il quale possiamo usare le nostre qualità, i nostri doni e le nostre esperienze, sia per la nostra realizzazione personale che per il bene degli altri. Il lavoro esprime chi siamo e ciò che fummo destinati ad essere. - Colui che é pigro nel suo lavoro, é fratello dell'uomo dissipatore" (Proverbi 18.9), vale il narcisismo, e la domanda tipica é: "Qual'è il bene che ciò mi porterà?" Intanto una delle emozioni più profonde é l'amore. Esiste l'amore romantico e sensuale, ma anche l'amore per la famiglia, per gli amici, per la patria, per una causa nobile. Quando si esprime l'amore con azioni di rinuncia, il vivere veramente si perfeziona, sia in profondità che in grandezza. "Nessuno ha amore più grande di questo: dare la propria vita per i suoi amici" (Giovanni 15.13)".
Vivere veramente richiede dare. Una visione egoista della vita si concentra su quello che si può ricevere. Ma, come Gesù disse, "C'é maggiore felicità nel dare che nel ricevere" (Atti 20.35).
E una curiosa verità. Quando diamo, il dare crea una relazione. Una delle più grandi gioie della vita é sapere che quel poco che diamo può migliorare la vita di altre persone. “Chi disprezza il suo prossimo, pecca, ma chi ha pietà dei poveri é beato" (Proverbi 14.21).
Ti interessa vivere veramente? Seguendo ed applicando i principi sopra descritti, avrai un eccellente inizio. Ma prima di tutto questo, interessati di avere dentro di te Colui che è la Vita: Cristo!

2 commenti:

Sergio ha detto...

Ciao..sono rimasto affascinato dal tuo discorso che condivido pienamente..che bello quando qualcuno parla dell'amore di Gesù senza vergognarsene..un grande bacio!

tangalor ha detto...

"Colui che é pigro nel suo lavoro, é fratello dell'uomo dissipatore" Arghh! Ehehehe, io forse sono un po' cosi! Non sapevo di questo detto dei proverbi... grazie Annetta, questi post sono sempre molto belli... :)